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  | Ma questa dichiarazione finanziaria chi me la deve fare? La mia banca? Ed in cosa consiste?
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 | La cosa che io ho sempre fatto è stata quella di farmi scrivere dalla mia banca una lettera in cui si dichiarava che avevo a disposizione la somma XYZ di denaro a disposizione. E’ buona norma che tale lettera sia su carta intestata della banca, firmata e timbrata dal funzionario incaricato. Ora, il mio consiglio è quello di farsi scrivere questa lettera in triplice copia ed in inglese. Perchè dico questo? Una copia la dovete ovviamente mandare alla scuola lingue/università, mentre un’altra la dovrete consegnare all’ambasciata/consolato americano. La terza copia della lettera della banca non è richiesta ai fini del conseguimento del visto F-1, ma consiglio di farla e di tenerla con voi, pronta da esibire una volta sbarcati in America nel caso assai sfortunato in cui vi troviate di fronte un ufficiale doganale restio per qualche motivo a farvi entrare negli USA. Ed è per questo che consiglio di far scrivere la lettera in inglese, cosicchè qualsiasi funzionario americano sia in grado di leggerla. Purtoppo, e assai scandalosamente, è molto difficile trovare in banca qualcuno che conosca l’inglese. A me personalmente la cosa fa ridere ed allo stesso tempo infuriare, visto che fa capire il livello culturale di chi gestisce i tuoi soldi ed investimenti finanziari... Comunque è più probabile trovare qualcuno che conosca l’inglese nella sede centrale della propria banca, specialmente se essa ha un ufficio esteri. Ma cosa bisogna comunicare nella lettera della banca? Io personalmente ho sempre dettato all’ufficiale della banca cosa scrivere, visto che lui sapeva poco o niente di come comportarsi al riguardo. Qua sotto riporto a larghe linee cosa far scrivere: è l’esempio classico in cui dichiarate che vostro padre vi sosterrà economicamente durante i vostri studi in America. Credo possa essere di grande aiuto a tutti.
Pescara, May 24, 2005 Bank statement Under request and to the best of our knowledge, we declare that, Mr. Gabriele D’Annunzio, born in Pescara, Italy, on March 12 1963, is financially able of paying USD $ 5,000 to support his son Aligi D’Annunzio, born in Chieti, Italy, on February 18 1988, for his period of study at Harvard University during summer 2006. This declaration is issued without any guarantee or responsibility on our part. Sincerely, Banco Ambrosiano (timbro e firma)
A me è sempre stato più che sufficiente quanto riportato sopra e, se la vostra banca è seria (come prassi vorrebbe), non dovrebbe farvi pagare alcunchè per il rilascio di questa lettera. Se però la banca si rifiuta di scrivervi la lettera in inglese, allora fatevela scrivere in italiano. Infatti potrebbero farvi storie dicendo che non sono autorizzati a rilasciare documenti in inglese. Spesso sono solo storie che nascondono o ignoranza della lingua o ignavia. Conosco molte banche italiane che hanno rilasciato questa famosa lettera in lingua inglese, quindi se la vostra si rifiuta è a mio avviso un segnale di pessima banca, e forse non sarebbe male cambiare e vedere cosa dice un'altra banca. Altrimenti, invece della lettera della banca, il sito ufficiale dell’ambasciata americana www.usembassy.it riporta che il vostro estratto conto è un documento finanziario altrettanto valido ai fini del conseguimento del visto F-1. Comunque il mio consiglio è sempre quello di farsi scrivere una lettera dalla banca in Inglese in triplice copia. Non ho trovato informazioni ufficiali sulla data di validità dei documenti finanziari. Ovviamente documenti troppo vecchi rischiano di essere considerati non più buoni dall’ambasciata americana. Siti ufficiosi discordano su questo punto: alcuni riportano che i documenti finanziari non devono essere più vecchi di 4 mesi, mentre altri parlano di 6 mesi. Quindi a mio avviso è bene che i documenti finanziari (cioè lettera bancaria o estratto conto) non siano più vecchi di 4 mesi.
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  | Ho pagato la scuola per il corso di lingua, e loro mi hanno spedito dei fogli chiamati “I-20 form”. Cosa è?
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 | L’ “I-20 form” viene chiamato anche da noi italiani “modulo I-20” . Più semplicemente, in generale si dice “I-20” (pronuncia: “ai tuenti”). È un documento molto importante e fate attenzione a non perderlo (suggerisco anche di farne fotocopie). È stampato su 3 facciate e riporta i dati vostri e della scuola che lo ha emesso. Accertatevi che il vostro nome sia stato trascritto correttamente esattamente come scritto sul vostro passaporto. Se c’è uno spazio nel vostro cognome (come ad esempio, “Di Giuseppe”) fatelo assolutamente notare prima che vi spediscano l’ I-20, e controllate se è stato scritto in maniera corretta una volta che l’ I-20 vi è arrivato.
Se ci sono errori di qualsiasi sorta, come anche una banale omissione di spazio nel cognome (“DiGiuseppe” invece di “Di Giuseppe”) o una lettera errata, non esitate a farlo notare e a farvi rispedire un I-20 aggiornato e corretto.
In alto a destra della pagina 1 e 3 dell’ I-20 è riportato il vostro SEVIS number. È un qualcosa che comincia per “N” ed è seguito da una serie di numeri. È in pratica un identificativo che vi classifica come studenti o ricercatori negli USA.
Il modulo I-20 che vi è stato consegnato deve portare nome, firma e data del responsabile della vostra scuola di lingua. Voi dovete scrivere a penna e a stampatello il vostro nome (“Name of Student”), apporre la vostra firma (“Signature of Student”) e la data. La data è meglio se scritta nel formato “Mese/Giorno/Anno”: ad esempio il 4 Novembre 2018 va scritto come 11/04/2018. Una forma alternativa e comunque valida è 04 NOV 2018
Infine, sull’ I-20 è riportata la data del vostro ultimo giorno di corso, o comunque dell’ultimo giorno in cui avete rapporti con la scuola. Dopodichè, siete tenuti a lasciare gli USA. La legislazione prevede un periodo di grazia (“grace period”) in cui potete ancora stare legalmente negli USA: dovete categoricamente lasciare gli USA prima che tale periodo di grazia finisca. A me risulta che il periodo di grazia prima di lasciare gli USA sia di 60 giorni, però consiglio di informarsi bene a tal proposito. Una volta lasciati gli USA durante il periodo di grazia, non è assolutamente concesso farvi ritorno con lo stesso modulo I-20: ergo, se pensate di andare in Messico o in Canada per una brevissima vacanza durante il periodo di grazia concesso dal vostro I-20, e quindi ritornare negli USA (magari per prendere l’aereo di ritorno), sappiate che non è possibile. O meglio, visto che siete cittadini italiani potete sempre rientrare con un nuovo Visa Waiver, ma vi creereste problemi inutili alla frontiera col Canada o Messico.
Insomma il mio consiglio è quello di stare negli USA durante il periodo di grazia, e di uscire dagli USA solo quando si è deciso di finire la propria vacanza.
Sul modulo I-20 è scritta anche la data in cui inizia il vostro corso. Ancora una volta, esiste un periodo di grazia in cui voi potete entrare negli USA senza problemi prima dell’inizio del corso. A me risulta che il periodo di grazia per entrare legalmente negli USA sia 30 giorni prima della data scritta sul modulo I-20. Consiglio comunque di informarsi bene sui limiti concessi dai questi periodi di grazia, perchè non escludo affatto che in futuro essi possano cambiare (in peggio).
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